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Che cosa è I.O.T.  (Internet of Things) o internet delle cose ?

l’i.o.t. è una nuova tecnologia che si applica dalle utility alla sanità, dalla produzione alla pubblica amministrazione sono ormai molti i settori e ambiti lavorativi interessati dall’innovazione tecnologica dell’IOT (internet of things), con diversi livelli di esperienza maturata. ma cos’è ?

@IOT è un neologismo coniato per dare un nome agli oggetti reali connessi ad internet, un esempio del nostro settore può essere un frigorifero che riordina in autonomia un prodotto terminato o ne segnala la scadenza al padrone di casa . oppure pensate a semafori intelligenti, che diventano verdi quando “vedono” che una macchina è vicina al semaforo, e che dall’altro lato non sta passando nessuno .

La cosa interessante di questa tecnologia è quella di avere ogni Oggetto della casa connesso uno all’altro e tutti insieme in internet, questo apre la strada ad applicazioni e concetti che a mio avviso sconvolgeranno a breve il mercato in maniera irreversibile.

Tenendo conto che oggi gli oggetti connessi in questo modo sono già miliardi, possiamo analizzare alcuni campi di applicazione per meglio comprendere di che si tratta.

I principali ambiti di applicazione dell’Internet of Things (sia per consumatori finali, sia per le aziende) sono rappresentati da quei contesti nei quali ci sono “cose” che possono “parlare” e generare nuove informazioni come ad esempio:

  • Casa, smart home, domotica
  • Edifici intelligenti, smart building, bulding automation
  • Monitoraggio in ambito industriale, Robotica, Robotica collaborativa
  • Industria automobilistica, automotive, self driving car
  • Smart health, sanità, mondo biomedicale
  • Tutti gli ambiti della telemetria
  • Tutti gli ambiti della sorveglianza e della sicurezza
  • Smar city, smart mobility
  • Nuove forme di digital payment tramite oggetti
  • Smart agrifood, precision farming, sensori di fields
  • Zootecnia, wearable per animali

Secondo stime di Gartner, nel 2020 ci saranno 26 miliardi di oggetti connessi a livello globale. ABI Research stima che saranno più di 30 miliardi. Altri istituti parlano di 100 miliardi.

Il valore del mercato è stimato in 80 miliardi di dollari.

Le aspettative degli esperti sono che l’Internet delle cose cambierà il nostro modo di vivere in modo radicale. Gli oggetti intelligenti, con capacità decisionale, permetteranno risparmio energetico sia a livello personale (domotica e smart-home) sia a livello macroscopico (smart-city e smart grid).

L’integrazione con internet implica l’utilizzo di IP univoci. IPv4 permette di avere 4,3 miliardi di indirizzi univoci, ecco perché gli sviluppatori di dispositivi IoT stanno adottando lo standard IPv6, che permette di raggiungere 2128 (circa 3,4 × 1038) indirizzi. inoltre l’avvento della rete 5G decuplicherà la velocità di trasmissione ed eviterà intasamenti di linee .

Ora se affrontiamo gli aspetti commerciali di questa rivoluzione tecnologica ci rendiamo conto di come dovremmo iniziare a prepararci, ricordiamo che in qualsiasi negozio di elettrodomestici oggi possiamo trovare il @Google Home e #Frigoriferi con questa tecnologia. non è Fantascienza !

Analizzando inoltre il fatto che una persona mediamente non si allontana dal suo #Smartphone neanche di un metro MAI e che non lo spegne neanche la notte, troviamo l’essere umano come uno dei partecipanti a questa rete .

Facendo un esempio di vita comune oggi e comparandolo con quello che accadrà tra qualche anno ci rendiamo conto che la comodità potrebbe farci perdere il pieno controllo dei nostri acquisti .

Immaginate che vi si fulmini una lampadina in casa, oggi la smontate, verificate, annotate la tipologia, controllate che non ne avete una sostituta in casa, vi recate presso il negozio più comodo e acquistate quella che vi sembra migliore e più conveniente.

Nel caso di casa IOT vi suona al campanello un fattorino di @Amazon e vi consegna un pacchetto del quale non sapete nulla, dentro il pacchetto c’è una lampadina che non sapevate neanche vi necessitasse. a questo punto si tratta solo di capire quale lampadina vi si è bruciata e sostituirla .

Però :

  1. Non avete scelto di acquistarla
  2. Non avete scelto dove acquistarla
  3. Non avete scelto quanto pagarla
  4. Non avete scelto come pagarla
  5. AVETE SOLO SCELTO DI AFFIDARVI ALLA NUOVA TECNOLOGIA, scelta come quella di guidare una macchina elettrica rispetto una carrozza  a cavalli

E mi domando:

  1. Chi costruisce la lampadina potrebbe iniziare a programmare una obsolescenza dei suoi prodotti ?
  2. Amazon che ruolo ha nella scelta ?
  3. Come si posiziona sul mercato un prodotto quando l’interfaccia non è il cliente ma una Intelligenza Artificiale ?
  4. Come gestiremo i nostri soldi quando lo IOT deciderà se pagare con Carta di Credito o altri metodi di pagamento ?
  5. Chi controlla la tecnologia IOT ?
  6. Che fine faranno tutti i nostri criteri di scelta?
  7. Come si fa trovare un Fornitore o un produttore ?

Si è già ipotizzato che tutti i criteri di SEO e quindi di ricerca degli articoli cambieranno radicalmente dando ancora più peso agli attuali operatori ” G.A.F.A.” ergo, la tecnologia è utilissima ma dobbiamo stare attenti e vigilare .

Grazie a domani .

 

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